Coclearia
Coclearia = Cochlearia officinalis // Crocifere = Brassicaceae
Nomi triviali o comuni: erba dello scorbuto, erba cocchiara, crescione amaro
Cenni storici
Un tempo la coclearia era il rimedio più utilizzato contro lo scorbuto contratto dai marinati. Si pensa che già i vichinghi la portassero con loro in mare come rimedio contro questa malattia da carenza. È proprio per questo motivo che questa pianta usata anche come insalata è conosciuta tra l’altro con il nome comune o triviale di erba dello scorbuto. La coclearia (Cochlearia officinalis) è un’antica pianta che fino al secolo scorso veniva ancora coltivata in molti giardini privati.
Botanica e cultura
Il nome «crescione» si ritrova in molte piante, come ad esempio nel crescione d’acqua, nel crescione cappuccino, nel crescione dei prati, ecc. solo per citarne alcune. La pianta descritta qui di seguito è la coclearia, chiamata talora anche con il nome popolare di crescione amaro.
La coclearia cresce come pianta erbacea annuale, biennale o anche semiperenne. Questa graziosa erba di colore verde chiaro può essere riprodotta da seme. Si può seminare direttamente da marzo ad aprile o da agosto a settembre. Affinché i semi possano germinare entro due o tre settimane, sono sempre necessarie però sementi fresche. L’apparato radicale ha uno sviluppo fusiforme e presenta numerose radici fibrose. La pianta raggiunge un’altezza di 20-50 cm. Le foglie si sviluppano in una rosetta basale e sono distribuite lungo lo stelo. Le foglie basali assomigliano a un cucchiaio, da cui deriva il nome erba a cucchiaio. I piccoli fiori bianchi che si uniscono in una sorta di grappolo sono un’ottima fonte di nutrimento per api e calabroni.
Il crescione amaro non ha in realtà grandi esigenze in fatto di terreno. Cresce in qualsiasi condizione piuttosto umida e, nonostante l’elevato contenuto d’acqua, è molto resistente al freddo e ai parassiti.
Impiego nella medicina naturale
Come pianta officinale, la coclearia è un rimedio contro la stanchezza primaverile e aiuta nel recupero dopo grandi sforzi fisici. Ha un effetto emostatico in caso di sanguinamento dalla cavità orale e nasale, mentre la tisana ricavata dalla pianta essiccata viene impiegata per lenire gotta e reumatismi.
Un macerato in acqua fredda, preparato in cui le sostanze contenute nella pianta vengono rilasciate dopo circa 18 ore di bagnomaria fredda, serve per sciacquare i denti e aiuta anche contro la paradontosi.
Per qualsiasi domanda rivolgersi a un naturopata o a un droghiere qualificato.
Impiego in cucina
Dalla pianta si raccolgono le foglie a forma di cucchiaio, dal gusto speziato e piccante, simile al crescione. Le foglie fresche vengono tritate finemente per aggiungerle a salse, quark, piatti a base di uova e come contorno a piatti a base di burro e patate. La coclearia è verde tutto l’anno, anche d’inverno sotto una coltre di neve. Fatta eccezione per il periodo di fioritura che avviene a maggio e giugno, è sempre possibile raccogliere le foglie nei 12 mesi.
Poiché non si possono essiccare, è consigliabile raccogliere solo la quantità necessaria alle preparazioni.
Per 4 persone
Ingredienti:
- 1 tazza di acqua salata
- 1 tazza (150 g) di couscous
- 6–7 cucchiai di succo di limone
- 4 cucchiai di olio d’oliva
- 1 zucchina piccola
- 1 cetriolo Nostrano
- 12 pomodori ciliegini
- 1 rametto di menta piperita
- 1 tazza di foglie di coclearia
- un pizzico di sale alle erbe aromatiche
Preparazione:
- Portare a bollore l’acqua salata.
- Porre il couscous in un’ampia ciotola e versarvi sopra l’acqua. Lasciare riposare per 5 minuti. Sgranare il couscous con una forchetta.
- Aggiungere al couscous il succo di limone e l’olio d’oliva, quindi mescolare.
- Tagliare a dadini la zucchina e il cetriolo.
- Tagliare a metà i pomodori ciliegini.
- Tritare finemente le foglie di menta piperita.
- Tritare finemente anche le foglie di coclearia.
- Aggiungere zucchine, cetrioli, pomodori ciliegini, menta piperita e coclearia al couscous. Mescolare con cura e insaporire con un pizzico di sale alle erbe.
Gli autori
Christian Fotsch
Christian Fotsch cura la newsletter sulle erbe della EGK-Cassa della salute dal 2006. La sua conoscenza approfondita del mondo delle erbe è frutto di uno studio da autodidatta; insieme alla moglie Ursula ha gestito fino al 2010 il vivaio di erbe e piante officinali Silberdistel a Brienz e poi fino al 2019 il noto hotel dedicato alle erbe «Lindenhof», sempre a Brienz.
Brigitte Speck
Brigitte Speck è consulente alimentare e autrice di libri specializzati e di cucina. Ha arricchito la newsletter sulle erbe della EGK-Cassa della salute con una selezione di ricette fino al mese di febbraio 2022. Ha pubblicato numerose opere di successo su temi come le erbe officinali (per es. «Aus meinem Naturgarten», in tedesco), la stevia, Zappelphilipp e libri di ricette per bambini.