Calcolatore di premi
Richiedi una consulenza

La giusta protezione per la vostra salute

Il vostro consulente clienti EGK vi aiuta a trovare la giusta copertura assicurativa per la vostra salute.

Richiedi consulenza
Libro aperto, un uomo ci passa sopra, i mirtilli rotolano via

Kiwi

Pianta del kiwi = Actinidia deliciosa // Actinidiacee = Actinidiaceae

Nomi comuni: uva spina cinese, actinidia cinese

Mini-kiwi = Actinidia arguta // Actinidiacee = Actinidiaceae

Nomi comuni: baby-kiwi

Kiwi interi e a fette e frullato di kiwi

Cenni storici

Il kiwi proviene probabilmente dalla Cina nordorientale, dove cresce nei boschi come arbusto vigoroso e legnoso. Il nome originario della pianta del kiwi in Cina è yang tao. Tuttavia, questo nome storico risalente all’inizio del XIX secolo è poco utilizzato per designare il frutto del kiwi nell’odierna Cina.

All’inizio del XX secolo, un’insegnante di ritorno da un soggiorno in Cina introdusse il frutto in Nuova Zelanda, dove divenne sempre più popolare. Nel 1959, a Londra, gli fu dato il nome di kiwi, dall’omonimo uccello, anch’esso originario della Nuova Zelanda. Nel periodo del cambiamento, dalla metà degli anni Settanta del secolo scorso, il kiwi era considerato un frutto di tendenza e moderno. In questo periodo, anche la produzione fece segnare una crescita esponenziale, arrivando oggigiorno a superare le 10 milioni di tonnellate. Nel frattempo, oltre ai paesi di origine Cina e Nuova Zelanda, i maggiori produttori sono l’Italia, la Grecia e la Francia.

Botanica e cultura

La pianta rampicante, nota anche come uva spina cinese, appartiene alla famiglia delle actinidiacee = Actinidiaceae. Si distinguono circa 70 specie diverse, tra le quali anche l’albero del kiwi a noi familiare, di cui alcune varietà coltivate resistono oramai anche ai nostri rigidi inverni senza subire danni. Per coltivare i kiwi nel giardino di casa, però, una pianta da sola non basta. Servono infatti una pianta maschio e una pianta femmina, che si fecondano a vicenda. La piantagione avviene tra metà aprile e inizio maggio. L’albero del kiwi cresce meglio se può disporre di una struttura di sostegno. Il kiwi si sente inoltre più a suo agio se viene piantato davanti a un muro che lo protegge e lo riscalda. La distanza ideale tra le singole piante varia da due a tre metri. Il terreno dovrebbe deve essere umido e ricco di humus. L’arbusto rampicante può crescere fino a raggiungere i dieci metri di altezza e, quindi, ha bisogno di un traliccio di supporto. Le foglie rotonde o a forma di cuore sono nettamente più grandi dei frutti, che sono ricoperti da una peluria morbida. Se si coltivano le giovani piante del kiwi partendo da talee, i primi fiori, di colore bianco-giallastro, appaiono in grappoli circa tre o quattro anni dopo la messa a dimora. Da essi si sviluppano frutti di forma ovoidale. Se si parte dal seme questo traguardo può richiedere fino a dieci anni.

Oltre alla pianta del kiwi, esistono anche delle varietà monoiche, i cosiddetti mini-kiwi o baby-kiwi. Si tratta di rampicanti vigorosi che crescono molto rapidamente. Per i mini-kiwi è indispensabile un pergolato o un traliccio di supporto. I fiori, di colore bianco, sbocciano a maggio. Quelli maschili si riconoscono dai numerosi stami scuri. L’impollinazione avviene con l’aiuto di alacri api e bombi. I frutti allungati, delle dimensioni approssimative di un chicco d’uva, hanno una buccia liscia e commestibile. I mini-kiwi possono essere piantati anche in un grande vaso e, a seconda della varietà, lasciati all’aperto per tutto l’inverno.

Impiego nella medicina naturale

I kiwi sono un po’ sopravvalutati in termini di contenuto di vitamina C. Contengono però altre sostanze preziose come acido folico, ferro, magnesio, potassio e calcio. I frutti aromatici sono molto salutari e sono proprio un invito a mangiucchiare. Favoriscono la digestione, rafforzano il sistema immunitario e prevengono le infezioni. Oramai ben 35 anni fa, quando il kiwi è diventato da noi molto popolare, lo si chiamava «superfood» e «frutto miracoloso» per il suo contenuto di nutrienti in combinazione con il basso valore calorico. Tuttavia, non può essere annoverato tra le piante effettivamente utilizzate nella medicina naturale.

Impiego in cucina

Il kiwi è facile da lavorare e consente innumerevoli modalità di preparazione. Solitamente, questo frutto esotico viene tagliato in due ed entrambe le metà vengono consumate allo stato crudo direttamente con un cucchiaino. Spesso la polpa viene utilizzata anche come ingrediente di macedonie fresche o nel muesli.

Nei caldi mesi estivi, i kiwi si prestano alla preparazione di ottimi gelati e sorbetti. Inoltre, il frutto verde può benissimo essere utilizzato anche come decorazione su torte e dolci. Il delizioso frutto è perfettamente indicato in bevande e cocktail esotici, nonché nelle bevande gassate. Al riso casimir e anche ai piatti piuttosto sostanziosi il kiwi dona una nota leggermente fruttata. Lasciate libera la vostra creatività culinaria e sperimentate con l’aroma delicato del kiwi.

Infine, ancora un piccolo consiglio: i piatti a base di kiwi possono essere affinati con salvia ananas (vedi newsletter di luglio 2017) o geranio citronella (newsletter di novembre 2012).

Gelato al kiwi su stecco fatto in casa

Ricetta: Ghiaccioli al kiwi

Per produrre 4 dl di succo per 8 stampini

Ingredienti: 

  • 5 kiwi
  • 1 limetta
  • 5-7 cucchiai di succo di agave

 

Preparazione:

  1. Sbucciare i kiwi.
  2. Omogeneizzare quattro kiwi. Aggiungere il succo di agave e mescolare.
  3. Tagliare un kiwi a fette. Distribuire le fette di kiwi negli stampini per ghiaccioli.
  4. Versare la purea di kiwi negli stampini.
  5. Mettere gli stampini nel congelatore per 40 minuti. Togliere le formine dal congelatore e premere i bastoncini nella purea semicongelata. Lasciare in congelatore per altre tre ore.

Gli autori

Christian Fotsch

Christian Fotsch cura la newsletter sulle erbe della EGK-Cassa della salute dal 2006. La sua conoscenza approfondita del mondo delle erbe è frutto di uno studio da autodidatta; insieme alla moglie Ursula ha gestito fino al 2010 il vivaio di erbe e piante officinali Silberdistel a Brienz e poi fino al 2019 il noto hotel dedicato alle erbe «Lindenhof», sempre a Brienz.


Brigitte Speck

Brigitte Speck è consulente alimentare e autrice di libri specializzati e di cucina. Ha arricchito la newsletter sulle erbe della EGK-Cassa della salute con una selezione di ricette fino al mese di febbraio 2022. Ha pubblicato numerose opere di successo su temi come le erbe officinali (per es. «Aus meinem Naturgarten», in tedesco), la stevia, Zappelphilipp e libri di ricette per bambini.

Cosa state cercando?
loading
Chat bot Buongiorno, ha domande? Non esiti a scriverci nella chat.